Aperto nel 1818, ospita resti etruschi molto importanti, come, per esempio, la “Chimera”, una statua votiva in bronzo trovata ad Arezzo nel 1533, un animale in parte leone, in parte capra e in parte serpente. La Chimera era particolarmente cara a Cosimo I come simbolo di potere. Tra le attrazioni principali, la statua dell’”Arringatore”, “Minerva”, le urne di terracotta e travertino provenienti da Volterra, e vasi di ceramica greci con figure nere.
Il museo è molto importante anche per la sua collezione egizia, la seconda in Italia dopo quella di Torino.